Non è facile tracciare un ritratto di Bruno Morassutti, architetto italiano colto e sensibile, ma anche riservato e schivo. Padovano di nascita, laureato allo IUAV di Samonà, uno dei pochissimi italiani ad aver frequentato a Taliesin la scuola di Wright, ha attraversato il novecento con il suo metodo di progettazione al tempo stesso rigoroso e brillante. Il film ricostruisce il suo lascito umano e professionale attraverso le testimonianze di amici e collaboratori, grazie ai preziosi materiali di studio e alle riprese nei suoi suggestivi edifici. La narrazione si snoderà attraverso diverse location, da Milano a Madrid alle Alpi Italiane, seguendo il filo che tiene insieme una carriera durata 60 anni e progetti dalla scala domestica alle grandi infrastrutture, tutti accomunati dalla lucida visione di chiarezza strutturale e libertà estetica.